Giochi nelle campagne venete



Vi presentiamo alcuni giochi solamente maschili perché per giocarvi si ha bisogno di pietre, legno o rottami, qui sotto ve ne illustriamo alcuni:
- schèi busa: bisogna scavare una buca nella quale ciascuno mette il suo schèo, che viene poi sotterrato, e la terra ben pestata. Il gioco consiste nello stanare i soldi e nel farli saltare fuori dalla buca per mezzo della solita scaja (sasso). Vince chi riesce a gettar fuori dalla buca più monete. Quando si vuole giocare sul serio, si usano al posto dei soldi dei bottoni, che assumono quotazioni diverse e si distinguono in ànima (il bottone normale), in batalòn (quello del cavallo dei pantaloni); in botòn (il bottone da giacca), in femenòn (il bottone grande da cappotto).
- Il briscolo è costituito da due pezzi di fune legate saldamente attorno ad un asse di legno che fungeva da seggiolino. All’aperto era attaccato ai solidi rami di un albero, al chiuso invece veniva fissato ad una trave. A volte i giocattoli da costruire erano improvvisati. Uno di questi era l’omino che veniva costruito con una “caneta” di una ventina di centimetri.

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