LA CAMPANA (o "Campanon")

Il gioco della campana è tra i più antichi e diffusi che si conoscano al mondo. Nessuno sa dove sia nato questo gioco che è praticato, con leggere varianti, nei paesi più diversi: dall'Inghilterra alla Tunisia, dall'India alla Cina, dalla Russia al Perù. Una curiosità: i bambini della Birmania lo giocano saltando accovacciati con le mani sulle anche. Le varianti non esistono solo tra le varie nazione ma anche all’interno dello stesso Stato o persino della stessa città. A San Francisco negli Stati Uniti, per esempio, sono stati registrati 19 modi diversi di giocare a "hopscotch", che è il nome inglese della campana. Mentre nel Polesine, alla foce del fiume Po, la campana si chiama "campanòn" o "scalòn" e una volta esistevano 44 modi diversi di giocare. Uno dei disegni più antichi della campana è tracciato sulla pavimentazione del foro romano a Roma. Durante il periodo dell'impero, le legioni romane costruirono grandi strade selciate per collegare i paesi del Nord Europa con quelli mediterranei e dell'Asia Minore. Le superfici lisce di queste grandi vie rappresentarono il posto ideale per questo gioco. Si dice che furono proprio i soldati romani a far conoscere la campana ai bambini dei paesi conquistati. Nella versione più semplice, si gioca gettando la piastrella nella casella contrassegnata con il numero 1 poi saltando con un solo piede si entra nella campana si raccoglie la piastrella e ci si volta e si ritorna indietro fino ad uscirne, sempre su un piede solo, badando bene a non pestare le linee di separazione tra una casella e l’altra e a non poggiare l'altro piede a terra pena la perdita del turno di salto. Quindi si lancia la piastrella cercando di farla fermare nella casella numero 2, in caso di successo si procede come prima, altrimenti si passa la mano. Una volta raggiunta l'ultima casella si torna indietro. Vince chi riesce a completare tutte le caselle.

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