Le origini della Festa del Grano

La Festa del Grano ha probabili origini pagane che riguardano i patroni delle diverse località d’italia dove si festeggia questa rievocazione. Elemento caratterizzante della manifestazione è la sfilata dei carri di grano, riproduzioni in miniatura di monumenti famosi, di strumenti agricoli riguardanti la mietitura, oppure opere scaturite dalla fantasia dei "carristi", realizzate mediante tecniche differenti di intreccio di steli di grano. Gli "Artisti della Paglia" danno vita a "trecce", "laccetti", raffinate e pregiate lavorazioni che sembrano trame intessute.
Nel corso del tempo, accanto alle tecniche conosciute e diffuse, altre sono state sperimentate ed applicate agli impalcati di legno o ferro, denotando una continua evoluzione della manifestazione; i modelli vengono resi con particolare realismo, con la realizzazione di bifore, trilobi, archi rampanti, colonne tortili. La sfilata dei carri, trainati da trattori o da animali, lungo il "tracciato della tradizione", attrae numerosi turisti.

STORIA: LE PRIME ORIGINE PAGANE:

Gli storici, gli antropologi ed altri esperti delle scienze sociali, hanno investigato al fine di precisare l'origine della Festa del Grano. Le ipotesi formulate sulla fase incipiente di questo evento catalizzante, sono varie. La maggior parte, comunque, concorda nel fatto che, da rito pagano, di epoca romana, la festa si sarebbe trasformata, successivamente, nei secoli, in un culto cristiano.

L’EVOLUZIONE DELLA FESTA:

Con il trascorrere degli anni, i semplici carri trainati dai buoi, riempiti di grano, cominciarono ad essere arricchiti, con ghirlande di spighe e fili di paglia intrecciati. Nel corso dell'Ottocento, la manifestazione subì un'evoluzione e fecero la comparsa le prime riproduzioni di quadri e altari votivi.

Oltre ai carri di grano, è possibile osservare i paggi gonfalonieri, i cavalieri e, soprattutto, i caratteristici gruppi folcloristici, che danno un tocco di colore alla manifestazione
.

Nessun commento:

Posta un commento