"Li raccoglievano in riva al Po.
Erano come patate, roba selvatica, ma
tanto buone, dolci, sode. A noi piacevano tanto, perché una volta quando non
c’era niente da mangiare, allora andavamo a raccoglierci questi topinambur e ce
li cuocevamo, li lessavamo alla sera seduti al fuoco di canna perché non c’era
la cucina come c’è adesso. Allora sedevamo lì, tutti fra fratelli, lavoravamo a
ferri e lì ce li mangiavamo."
I TOPINAMBUR DI PORTO TOLLE
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